IL LABORATORIO
Introduzione ai Laboratori nell’Istruzione
Dopo aver esplorato il pensiero di importanti studiosi—psicologi, pedagogisti ed educatori—che hanno promosso l’apprendimento attraverso il fare e la sperimentazione, ci concentriamo ora sui laboratori e sugli esperimenti come strumenti che rendono possibile e approfondiscono la conoscenza. Riprendiamo quindi la discussione avviata nei precedenti articoli, analizzando come i laboratori trasformino l’insegnamento teorico in esperienza pratica.
Un laboratorio è solitamente uno spazio dedicato, separato dall’aula tradizionale ma comunque all’interno o vicino al contesto educativo. In un laboratorio, l’apprendimento avviene attraverso un’interazione diretta e non mediata. Mentre in aula si usano libri, multimedia o lavagne, nel laboratorio si utilizzano strumenti che generano informazioni, anziché semplicemente trasmetterle. Possiamo considerare il laboratorio, prendendo in prestito un’espressione da un altro contesto, come una piattaforma di “contenuti generati dagli utenti”. In realtà, la situazione è più complessa, poiché chi progetta gli strumenti e gli spazi di laboratorio influenza anche i contenuti che possono emergere, e quindi i processi e le esperienze di apprendimento degli studenti.
Artefatti Cognitivi e Apprendimento Attivo
Seymour Papert ha definito queste risorse come “artefatti cognitivi”, ovvero strumenti che amplificano le capacità mentali dell’utente. Riconoscere i laboratori e i loro strumenti come artefatti cognitivi è fondamentale per gli educatori, perché mette in evidenza come questi ambienti non si limitano a trasmettere conoscenza, ma la trasformano. Gli studenti possono esplorare, creare e apprendere in modo attivo e collaborativo.
Nei modelli educativi contemporanei, il laboratorio non è solo un metodo, ma una filosofia che pone al centro l’apprendente. L’obiettivo è formare cittadini capaci di formulare ipotesi, costruire strumenti, misurare eventi, raccogliere dati e utilizzarli per prendere decisioni consapevoli. Queste competenze vanno ben oltre l’ambito scientifico, diventando abilità trasversali essenziali in molti settori. La conoscenza acquisisce vero significato quando viene vissuta in prima persona—sperimentando, costruendo, manipolando. Questo approccio richiama il metodo scientifico di Galileo Galilei, che insegna come la vera comprensione derivi dall’osservazione e dalla sperimentazione, non dalla sola memorizzazione.
Tendenze Globali nell’Apprendimento Basato su Laboratori
Le politiche educative in tutto il mondo pongono sempre più enfasi sulle competenze STEM, trasformando l’istruzione per includere attività laboratoriali. In Italia, ad esempio, iniziative recenti hanno portato a importanti investimenti nei laboratori scolastici—in particolare atelier digitali e FabLab—finanziati dal Programma Operativo Nazionale (PON) per la scuola, avviato nel 2014, che ha destinato circa 1,5 miliardi di euro al potenziamento delle infrastrutture scolastiche, inclusi i laboratori. A ciò è seguito il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) del 2015, con un ulteriore miliardo di euro per ambienti innovativi di apprendimento. Un’iniziativa del 2016 ha stanziato circa 28 milioni di euro per la creazione di oltre 1.800 atelier creativi, e il più recente Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede anch’esso il sostegno a nuovi FabLab e alla modernizzazione di quelli esistenti, per dotare gli studenti di strumenti tecnologici adeguati.
Questi investimenti promuovono una cultura dell’innovazione, ampliando l’accesso alla tecnologia e favorendo l’apprendimento laboratoriale in Italia. Approcci simili si ritrovano in tutta Europa: dai MINT Labs (Matematica, Informatica, Scienze Naturali e Tecnologia) della Germania, all’École Numérique in Francia, alle Aulas del Futuro in Spagna e all’Onderwijs2032 nei Paesi Bassi, tutti esempi che riconoscono come i laboratori sviluppino competenze pratiche e critiche.
Conclusione: L’Impatto dei Laboratori sull’Apprendimento degli Studenti
Nei laboratori, gli studenti affrontano problemi concreti, imparano dagli errori, esplorano materiali e costruiscono soluzioni attraverso il metodo del trial and error. Questo approccio non è limitato alle scienze, ma si applica anche ad arte, tecnologia, economia, matematica e persino alle discipline umanistiche. L’obiettivo è far sì che gli studenti imparino facendo, coinvolgendo mente e corpo in un processo integrato e pratico.
In definitiva, il ruolo centrale dei laboratori nell’educazione moderna risponde all’esigenza di formare persone capaci non solo di memorizzare informazioni, ma anche di applicarle, adattarle e usarle per risolvere problemi reali. I laboratori trasformano la scuola in un’esperienza dinamica e immersiva, dove gli studenti diventano protagonisti attivi del proprio apprendimento. La tradizione scientifica ci ricorda che la vera conoscenza nasce dall’osservazione diretta, dalla sperimentazione e dal continuo mettere in discussione ciò che già sappiamo. Questa è la forza del laboratorio: trasformare la curiosità in competenza e la teoria in azione concreta, preparando gli studenti non solo a comprendere il mondo, ma anche a cambiarlo.
Massimo Temporelli
Presidente e fondatore di TheFabLab
